I Signori della Terra
Nonno Olmo ha qualcosa da tramandare a suo nipote Pietro, qualcosa di curioso per un bambino, ma anche di importante per il suo futuro. Quel qualcosa ha un nome, che risuona anche abbastanza importante, infatti, si tratta di far conoscere a Pietro il Signore della Terra alto più di settanta piani, che ha più di duecento anni e che per essere abbracciato ci vorrebbero le braccia di più di otto bambini, comprese quelle di Pietro.
Non abbiate paura non è un gigante, né un omaccione grande e grosso anche se…
Il Signore della Terra altro non è che un abete, proprio così, avete letto benissimo, un abete dall’ immenso tronco e dalla fluente chioma verde, che svetta in alto fino a toccare il cielo.
A Pietro questo incontro non sembra molto importante, cosa ha di speciale un albero, in fondo.
E nonno Olmo, ci mette poco a spiegarglielo.
L’abete era legato alla loro famiglia da generazioni, da quando aveva salvato la vita al bis nonno di nonno Olmo, durante una guerra, che si stava combattendo proprio in quel bosco e tra l’altro, quell’albero sapeva parlare.
Non sbalorditevi di nuovo, per quello che ho appena scritto, anche nonno Olmo lo conferma, infatti suggerì al nipote di fare un pisolino proprio accanto a quell’abete e di ascoltare bene cosa aveva da dirgli.
Pietro sognò della festa del raccolto, dei frutti che la terra dona all’uomo, degli animali che stagione dopo stagione trovano riparo e vivono nel bosco, ma sognò anche delle ruspe e degli escavatori che tentano di distruggere senza rispetto quello che di naturale cresce nel nostro mondo.
Pietro raccontò il suo incredibile sogno al nonno e capì che ciò che l’abete voleva dirgli era di dedicarsi al progetto di piantare nuovi alberi.
I Signori della Terra, per il testo di Vanni D’Erzo e le illustrazioni di Francesca Bolis, edito da Pratibianchi ci pone di fronte ad un importante interrogativo «Vogliamo che la vita sulla terra continui o vogliamo invece ridurla a un deserto inanimato per colpa della nostra avidità?» per fare questo dobbiamo ascoltare tutti i segnali della terra compresi i nostri sogni.
E se è vero che il futuro è nelle nostre mani, allora è ancora più vero che nei bambini c’è un futuro ancora più grande da realizzare, grazie al loro tatto alla loro cura per le piccole e grandi cose che li circondano e come nonno Olmo dobbiamo essere pronti a fargli capire cosa è giusta e cosa è sbagliato e coltivarli e insegnargli che la natura è un dono prezioso da non sprecare.
Questo libro è disponibile presso la libreria UBIK, Via Benedetto Croce, Napoli. E sempre in libreria, potrete trovare tanti simpatici kit come l’orto in città e semina fiori raccogli farfalle per cimentarvi a diventare dei piccoli “Pietro”, oltre che tantissimi altri libri su questo tema così interessante.
Che fate ancora lì seduti, correte in libreria.