Tutta la mensa di Napoli…. in un’app

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Cosa mangia tuo figlio? te lo dice un’app. Consultare la mensa scolastica è possibile sia scaricando il file dal sito del Comune, sia con un semplice click dell’app gratuita “Oggi il mio Bimbo mangia…”: si può così velocemente consultare giorno per giorno, per le scuole materne, elementari e medie, il menù del giorno o di un’altra data a scelta. Per il momento è possibile consultare il menù delle scuole che ricadono nei comuni di Cesenatico e di Napoli.
L’app è stata creata da Maurizio Rinaldi, papà napoletano  trasferitosi a Cesenatico per lavoro 23 anni fa. Ora ha 43 anni ed è papà di una bella e vivace bimba di nome Giulia. L’idea è venuta in mente a un suo amico-papà e Maurizio, dopo averne parlato con sua moglie Valeria,

ha accettato la sfida di realizzarla.

L’accesso ai dati del Comune di Napoli è libero in quanto i menù sono pubblicati sul sito web istituzionale.

Gli utenti che  la usano (tra cui la nostra lettrice mamma Manuela) trovano l’app semplice e utile: anche se i menù sono esposti, spesso quando si portano i bambini a scuola non si ha tempo di prenderne visione ed a cena poi si rischia di dare al bimbo qualcosa che ha già mangiato a pranzo.
Seguirà il menù delle scuole del Comune di Roma.

Intanto, scaricatevela e… ditemi cosa ne pensate!

Link degli Stores :ITunes:

Google Play Store :
https://play.google.com/store/apps/details?id=it.mistersoftware.pappadaily.fc

Pranzo in famiglia a Scampia

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Domenica 21 febbraio dalle ore 12,30 tutti a pranzo da Chikù a Scampia, sapori e prelibatezze italo / balcaniche, e con la speciale presenza, voce e fisarmonica di Dolores Melodia e del suo repertorio di canzoni napoletane.

Sono benvenute le famiglie con bambini che potranno trovare un comodo e accogliente spazio gioco e laboratori e un appetitoso menù per l’infanzia, mentre i genitori si possono godere il pranzo e un po’ di relax.
Cucina attrezzata per intolleranti, allergici e per qualunque tipo di esigenza.

E’ molto molto gradita la prenotazione allo 0810145681, oppure su facebook, oppure al 34888428273388525697.

Chikù si trova in Viale della Resistenza, sopra l’Auditorium di Scampia.

Informazioni e prenotazioni:

Alimentazione consapevole

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Si parla molto di cucina e di alimentazione, ma quanto tutto questo è “consapevole“? Per capire cosa significhi, ieri si è svolto un incontro sul tema “alimentazione consapevole “: chi se lo fosse perso può recuperare giovedì 27 marzo dalle 16.30.

Il Centro di Alimentazione Consapevole, in vico San Pietro a Majella 6 (cortile di piazza bellini), è il luogo per trascorrere un pomeriggio di chiacchiere e di incontro con genitori e bambine/i, bevendo tè e gustando spuntini gustosi e salutari.

Piove, fa freddo e…sta per arrivare il carnevale: costumi e chiacchiere.

Difficile ingannare il tempo con i bimbi in giornate come questa e allora oggi 2 suggerimenti al posto di uno solo.

Il mio gnomo non ama travestimenti, maschere, burattini anzi – a dirla tutta – lo terrorizzano e allora per cercare di aiutarlo a superare questa sua paura sono partita da qualcosa che, invece, gli piace molto: cucinare con me. Lui ha già il suo grembiule ma – complice il Carnevale e l’arrivo della festa a scuola – gli ho proposto di fare insieme “tutto” il vestito del cuoco.

cuoco vestito

Per il cappello vi servirà solo del cartoncino (io l’ho preso bianco) e della carta crespa o della carta velina colorata. Dal cartoncino dovete ricavare una striscia lunga quanto la circonferenza della testa del vostro bimbo, chiudetela con una spillatrice e sempre con la pinzatrice attaccate la carta colorata cercando di ricreare l’effetto morbido della toque (il cappello degli chef, appunto). Lo gnomo ha deciso che il suo cappello doveva essere giallo.

La bandana del mare è diventata il foulard da mettere al collo e una maglietta bianca a maniche lunghe (di una taglia più grande), la casacca da cuoco. Ho lasciato che fosse lui a disegnarci i doppi bottoni con un pennarello da stoffa nero. Non erano proprio diritti…ma lo gnomo si è divertito. Io ho aggiunto – con lo stesso pennarello – solo un finto colletto da camicia alla coreana.

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MA L’INSALATA NASCE IN BUSTA? RIPENSA LA MENSA

FORMICHE NEL PANE

Il mio gnomo non mangia a scuola. E’ una mia scelta: posso essere a casa ad ora di pranzo e allora preferisco tenerlo con  me ma tanti genitori – la maggior parte – non hanno questa possibilità. Far mangiare i figli a scuola è una necessità perché loro sono a lavoro e una baby sitter costa decisamente troppo di questi tempi. Ma se cucinare è un modo per prendersi cura delle persone che amiamo, se è un atto d’amore – soprattutto verso i nostri figli – è giusto interrogarsi su cosa mangiano i nostri figli a scuola, è giusto pretendere trasparenza, chiarezza, affidabilità. Le sento – fuori scuola, al mattino – le mamme dei bimbi “refezionati” lamentarsi che i bimbi a scuola non mangiano volentieri (non tutti, ma una buona parte), le vedo storcere la faccia di fronte a dei menù non sempre adatti a bimbi la cui età è compresa tra i 3 e i 10 anni. Mi sono chiesta se le mamme della scuola comunale di mio figlio sono particolarmente schizzinose ma sembrerebbe di no se proprio da Napoli è partito su Fb un gruppo (di mamme, ma non solo) che si chiama RIPENSA LA MENSA. E allora oggi – metto da parte ricette e consigli – e vi parlo di loro perché questo è un tema comune a tanti e perche le iniziative che partono dal basso (espressione ormai che “sa di antico”) continuano ad emozionarmi e a farmi pensare che le cose, insieme, possono essere cambiate o quanto meno ci si può provare.

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E la Befana non fa merenda?

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Il mio gnomo proprio non ci può credere che dopo Babbo Natale ci sia qualcun altro disposto ad elargire giocattoli….La Befana, dunque, è la sua nuova eroina. Del resto l’anno scorso era ancora troppo piccolo (2 anni) per fare tutte queste distinzioni.

E se a Babbo Natale, la sera delle Vigilia, sotto l’albero, abbiamo lasciato latte e biscotti, giustamente il piccolo uomo mi ha chiesto di preparare qualcosa anche per la Befana. E dato che – cito – “La Befana è stata buona perchè porta i giochi a me”, bisogna lasciare anche  a lei caramelle e non carbone.

E quindi – eccoci qui – con la prima ricetta dell’anno e l’ultima di queste feste. Del resto pare che questo primo fine settimana di gennaio il meteo non sarà dalla nostra parte per cui c’è da inventarsi qualcosa per intrattenere i nostri bimbi in casa.

Ciò di cui lo gnomo si meraviglia sempre quando pasticcia con me è che in cucina tutto si trasforma: le briciole di pan di spagna con un po’ di panna e cacao diventano la base dei nostri cake pops; con gli spinaci frullati possiamo colorare l’impasto degli gnocchi; acqua, farina e lievito e abbiamo la pizza e, così, per continuare a stupirlo e soprattutto ad appassionarlo, gli ho proposto di fare i lecca lecca da lasciare alla Befana. Da una sostanza liquida ad un composto solido.

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