Recensione del libro: “Cosa bolle in pentola?”

51m7rovu-jl-_sx338_bo1204203200_Ho letto ai miei bimbi (3 e 6 anni) questo libricino e li ha molto divertiti.

Narra delle avventura della piccola Anna (e del suo gatto) che, affascinata dal mondo della cucina, ne combina di tutti i colori!

Magari non ci facciamo caso ma il linguaggio culinario è pieno di termini difficili e a volte buffi, immaginate cosa succederebbe ad una bambina volenterosa che, per fare una bella sorpresa alla mamma, segue, è il caso di dire “alla lettera”, il suo ricettario preferito.

Come preparerà un “rombo al cartoccio su letto di patate”? E una cottura a bagnomaria? Riuscirà a trovare la noce moscata? E saltare in padella… che vorrà dire?

Ogni storia ha la sua illustrazione e la sua ricetta spiegata ai più piccoli, “per non fare come Anna...”

Risate assicurate e un modo carino per avvicinare i piccoli alla cucina.

“Cosa bolle in pentola?” di Elisa D’Acunto – Milena Edizioni

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Un luogo ed incontro speciale a Telese

SAM_2404        Un luogo ed incontro speciale

DOVE ? A TELESE TERME

Non mi è ancora chiaro, ma forse non voglio ammettere il motivo che mi abbia spinto un giorno a prendere la mia vecchia utilitaria e partire da Airola con mia figlia e suo nonno e recarmi lì dove un anno fa volevo raggiungere e che ancora oggi ci separano le montagne. A Telese una cittadina ridente e tranquilla con il suo lago e i suoi discreti turisti salutisti e amanti delle Terme c’è una libreria e una libraia. Voi penserete “E allora? Come tante…..ci sono tante librerie in giro”.  Non è così se ad Airola non ne esiste una,  se non edicolanti attenti ad accontentare, quando possono, i clienti lettori…. se non una piccola Mondadori in un centro commerciale a pochi chilometri di distanza o una biblioteca comunale nella vicina Montesarchio gestita da un forum giovanile simpatico e ostinato che tenta di salvaguardare un bene comune non scontato.

Dicevo a Telese Terme, una libreria per non soli ragazzi gestita da una giovane libraia che appassiona con le collaterali iniziative un pubblico giovane e non solo.

Controvento è il nome di questa libreria   thumbs_immagine-copertina-fb e questo è il suo logo.

Da Airola, dunque, attraversiamo il piccolo paese di Moiano e saliamo  la prima collinetta piena di tornanti e curve che ci conduce a Sant’Agata de’ Goti.

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E POI DICONO CHE I LIBRI SONO NOIOSI!

COME? COSA?

212 Come cosa

Sul molo di un non specificato porto una donna grida al marito già in barca: Ehi, cosa vuoi magiare stasera? Prendendo il largo il pescatore risponde: Purè di patate!

Ma il vento distorce le parole e così la moglie capisce una cosa un po’ diversa. La donna chiede a suo figlio di andare a prendere quello che crede suo marito voglia mangiare, ma, col vento che monta, il bambino capirà un’altra cosa ancora, che solo vagamente suona come il purè di patate iniziale. Continua a leggere

E POI DICONO CHE I LIBRI SONO NOIOSI!

Luigi I Re delle pecore

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In un giorno di vento, Luigi la pecora trova sul prato una bella corona.

Se la calza sulla testa e si autoproclama Luigi I, re delle pecore. Si dota di uno scettro per governare, ovvero di un bastonicno di legno, e comincia a sentirsi importante.
I suoi sudditi dovranno assecondare le sue manie di grandezza e obbedire ai suoi stupidi ordini: dare la caccia ai leoni, esiliare dal regno le pecore nere, marciare al passo in grandi parate militari.

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Una notte da… leprotti

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testo e illustrazioni di Kathrin Schärer

Cosa succede quando un giovane leprotto ha perduto la via di casa e nella notte una volpe affamata gli si avvicina di soppiatto a fauci spalancate?

Si danno la buonanotte! Così dice il leprotto al predatore interdetto, perché si trovano in un posto speciale: quello dove volpi e lepri, appunto, si danno la buonanotte. Ma se la volpe pensa di cavarsela con un “dormi bene… e gnam!” si sbaglia di grosso: per una vera buonanotte, spiega il leprottino alla volpe sempre più scocciata, ci vuole il racconto di una storia e poi bisogna che gli rimbocchi le coperte.

Accompagnare l’ingenuo nella sua tana e dare così la “buonanotte” anche al resto della famiglia è una prospettiva che fa leccare i baffi alla volpe, che ritrova così la strada di casa perduta… Ma la tana è vuota e alla volpe tocca ora cantare una ninna nanna tenendo il cucciolo per una zampina… “nonna nanna ninna oh, questo leprotto a chi lo do…” Quando mamma e papà leprotto rientrano, trovano la volpe sfinita addormentata accanto al loro piccolo: papà leprotto è pronto a colpirla con un matterello, ma questa è una notte speciale, interviene il leprottino: quella dove lepri e volpi si danno la buonanotte…

 

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La stagione dei frutti magici

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Il signor Orzodoro trova nel proprio campo, là dove una volta c’era un laghetto, una sorta di grande fiore, dal colore di cavolo luccicante e dalla forma di peonia, all’interno del quale c’è un bambino, verde pure lui, forse un folletto.

Lo raccoglie quasi come un frutto e lo porta a casa dove, nonostante i rimbrotti e l’insofferenza della moglie, comincia a prendersene cura, ad annaffiarlo, a fargli giacigli di terra. e a farsi dimentico di tutto perché il bambino diventa quel che c’è di più importante. Continua a leggere