Una notte da… leprotti
testo e illustrazioni di Kathrin Schärer
Cosa succede quando un giovane leprotto ha perduto la via di casa e nella notte una volpe affamata gli si avvicina di soppiatto a fauci spalancate?
Si danno la buonanotte! Così dice il leprotto al predatore interdetto, perché si trovano in un posto speciale: quello dove volpi e lepri, appunto, si danno la buonanotte. Ma se la volpe pensa di cavarsela con un “dormi bene… e gnam!” si sbaglia di grosso: per una vera buonanotte, spiega il leprottino alla volpe sempre più scocciata, ci vuole il racconto di una storia e poi bisogna che gli rimbocchi le coperte.
Accompagnare l’ingenuo nella sua tana e dare così la “buonanotte” anche al resto della famiglia è una prospettiva che fa leccare i baffi alla volpe, che ritrova così la strada di casa perduta… Ma la tana è vuota e alla volpe tocca ora cantare una ninna nanna tenendo il cucciolo per una zampina… “nonna nanna ninna oh, questo leprotto a chi lo do…” Quando mamma e papà leprotto rientrano, trovano la volpe sfinita addormentata accanto al loro piccolo: papà leprotto è pronto a colpirla con un matterello, ma questa è una notte speciale, interviene il leprottino: quella dove lepri e volpi si danno la buonanotte…