La piscina
Decidere di tuffarsi non è facile come sembra.
Soprattutto se gli altri non ci pensano proprio, e preferiscono galleggiare sicuri, con tanto di sicure ciambelle.
Ai margini della folla, nuotatori rozzi, ingombranti che riempiono la piscina impedendo perfino di vedere l’azzurro dell’acqua, ammassata come un tappo grigio sulla piscina, un bambino trova il coraggio e lo spazio per scivolare in acqua.
Il bimbo va sotto la superficie, dove non c’è nulla tranne il silenzio e l’acqua azzurrissima. Si dà lo slancio, poi un colpo di reni, e improvvisamente è tutto blu. Ma non resterà solo a lungo. Qualcun’altro -una bambina- lo ha visto, s’è fatta forza e si è lanciata. Si incontrano, si riconoscono, uguali nella meraviglia.
E allora comincia l’avventura vera. Alla scoperta di un mondo dove tutto è possibile, persino incontrare Moby Dick. I piedi scomposti dei bagnanti scompaiono e loro vedono pesci e pesci e perfino una balena.
Un mondo incantato, solo per loro, lontano da tutti, dagli eccessi fin quando riemergono. Poi, di nuovo in superficie. Ma a quel punto non importa più perché son riusciti a vedere quello noi non riusciamo più a scorgere: la poesia.
Bagnati e felici, sanno di aver trovato il cuore segreto del mondo.
Domani si tufferanno di nuovo.