La zebra Camilla
C’è un paese dove finisce il mondo e dove il vento fa il suo giro, in cui abita una simpatica zebra di nome Camilla.
Camilla, però, non era una zebra qualunque, perché proprio a causa di quei venti dispettosi era costretta a indossare bretelle e calzoni, per non perdere il mantello. Ma a lei piaceva rotolarsi nell’erba e scorrazzare libera, così, un giorno, mentre faceva delle grandi capriole nei campi, senza vestiti, smise di essere una zebra, per diventare una mula bianca.
Eh sì, perché quei venti dispettosi, le avevano portato via ben 7 righe, così Camilla iniziò a piangere lacrime di tristezza.
Ma non si può essere tristi per questo, se sul tuo cammino incontri: un serpente, una chiocciola, un arcobaleno, un ragnetto, una cicala musicista, un’oca zoppicante e la mamma che ti aspetta a braccia spalancate e a portata di striscia.
Camilla si renderà conto di essere più speciale di quanto non lo sia già, perché sul suo cammino ha incontrato qualcuno che gli ha donato il suo amore e nemmeno una goccia di tristezza.
Ah, dimenticavo è anche diventata più bella di prima con:
- La zampa inanellata,
- La righina argentata,
- La bella toppa azzurrina,
- La finissima trina,
- La corda di violino,
- Il laccio di uno scarpino,
- Il nastro alla cavezza…
Accettarsi per come si è, senza alcuna protezione non è facile, ma se chi ci circonda non ci fa nemmeno caso e ci accetta per come siamo, allora sarà tutto più semplice, anche perché, riusciranno a vedere quello che di speciale i nostri occhi non riescono a notare e potremo essere solo migliori, meno tristi e più belli, proprio come Camilla, storia edita da Kalandraka.
Questo libro è disponibile presso la libreria Ubik, Via Benedetto Croce, Napoli.