Le visite di Arteteca sono visite per soli bambini senza genitori, i bambini esplorano tra di loro, si confrontano, i genitori hanno un sabato a disposizione che a volte è proprio necessario!
Ogni tanto però organizziamo delle visite a cui partecipano anche i genitori ed infatti l’8 marzo avevavmo deciso di andare a Pietrarsa anche con i genitori, gli zii o i nonni che fossero voluti venire.
Avvevamo scelto Pietrarsa perchè è un luogo eccezionale per diversi motivi, il luogo è emozionante affacciato sul mare di San Giovanni, si vede Capri ed è meraviglioso sia col sole che con la pioggia; la raccolta di treni, locomotive, macchinari è amplissima, il tempo a disposizione non è mai abbastanza per vedere tutto; in tre splendidi capannoni si legge tutta la storia dei trasporti in Italia, le locomotive a vapore sono in perfetto stato e sembra che da un momento all’altro possano partire! c’è il vagone reale dei Savoia diventato poi presidenziale, insomma c’è la storia del paese e c’è la storia del Sud, delle sue eccellenze, del primo stabilimento industriale di Italia che a metà del XIX secolo aveva già 700 operai!
Ma l’altro motivo che ci fa amare questo posto eccezionale è che a Pietrarsa si arriva con la vecchia metropolitana direttamente dal centro della città!
I treni locali che arrivano a Salerno, a Torre Annunziata si fermano a Pietrarsa dopo un bel tragitto in parte sul mare. In circa 20 minuti si arriva da Piazza Amedeo a Pietrarsa!
Ma il crollo di una scala di Villa Elboeuf a Portici sulla linea ferroviaria, agli inizi di febbraio, ha provocato l’interruzione della linea ferroviaria proprio a San Giovanni, la stazione prima di Pietrarsa. Sulla mancata manutenzione delle ferrovie, delle scale settecentesche ed in generale del nostro patrimonio, sul perché una ferrovia debba passare sotto una scala ci sarebbe molto da discutere ed informarsi: credo che valga sempre la pena di farlo! Per adesso so soltanto che la direzione del museo non sa dire quando il tratto ferroviario verrà rimesso in funzione ed un altro pezzo di città ci viene tolto! Il museo delle ferrovie di fama europea ritorna improvvisamente troppo lontano! Ovviamente il pensiero va anche a chi quei treni e quelle fermate li usava ogni giorno per andare a lavorare ed ha oggi la vita tutti i giorni un po’ più difficile; ma perché come avviene nel resto del mondo occidentale non si si può rimettere in funzione una linea ferroviaria interessata da un crollo? Perchè deve essere difficile andare a vedere un luogo splendido ed in fondo così vicino? Perché ci abituiamo così facilmente a stare sempre un po’ peggio?
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